Omphalos (l’ombelico)
Perdonami madre,
ti ho lasciato
e ho vissuto tra sponde straniere
e tra visi sconosciuti.
Ritorno a te
Marettimo,
con le stesse lacrime di sale
di quel giorno,
quando mi strapparono
al tuo abbraccio
col tuo cordone attaccato
ancora al mio cuore.
Eccomi a te
o madre.
Ti riporto il cuore di un tempo
bagnato ancora dal tuo saluto
e ti ritrovo sdraiata
e immobile
nel tuo eterno candore.
Cantami il tuo silenzio
o madre,
che io possa ancora ascoltare
il respiro della ghiaia
che cullava il mio sonno,
che io possa ancora ascoltare
il tuo respiro
scendere dal monte
al petto sereno di tuo figlio.
Eccomi a te
o madre,
isola sacra.
Ritorno ancora
a bagnarmi nel tuo abbraccio.
Marettimo, 15 agosto 2018