Scirocco a Marettimo
Scirocco impetuoso
che urli tra gente silente
tu porti sete di pace
di deserti e gabbiani.
Passi rabbioso
tra nude stradine
di beni e di figli lontani.
Ti sfoghi su schiene
di uomini fieri
che sanno curvarsi
al malo tempo di oggi e di ieri
e alla conta dei giorni
che passano e vanno.
Ma sappi, Scirocco
che qui
giovani e madri
uomini e donne
lo sanno:
bisogna aspettare.
Tra i sacri scogli dei padri
sappiamo vedere
ogni cosa passare.
Amico Scirocco,
ti temono i bimbi
e umili uomini irosi.
Costringi a pensare
e ci fai ricordare
che gocce noi siamo
tra nembi e marosi
e che l’unico dono
è quello d’amore
che dona perdono.
Conosciamo la furia
del cuore malato
che urla nel petto
l’amore mancato
di bimbi che gettano ancora
pane benedetto
sul mare salato.
Conosciamo la rabbia e il dolore,
ma sotto ogni tetto
tutto si placa,
e passa tutto nel tempo donato
tra lacrime e feste
tra canti e lamenti,
ma resta per sempre
l’afflato d’amore
che annunzia
la quiete
dopo il furore.
1° novembre 2018