Cova della brace nella mia anima
(Giuseppe La Torre)
Quando ai miei occhi
la speranza
è solo un lucignolo fumicante
e gridi di guerra
come una violenta bufera
sferzano il mio cuore
intirizzito
da fredde parole di violenza…
so che cova della brace
nella mia anima
e proverò a soffiarvi sopra
con l’afflato della preghiera
e il futuro si ravviverà
di luce e di calore.
Altre speranze
di un regno di pace
e di fratellanza
giacciono sepolte
nel mio cuore,
mio Signore,
vi hanno calato
cumuli di ghiaccio…
ma cova della brace
nella mia anima
e Tu vi soffierai sopra
e un raggio di luce
attraverserà le nubi
che mi adombrano.
Oscura compagna
della contemporaneità
è diventata la paura.
Appaiono nella nebbia
Fantasmi di una guerra nucleare,
del degrado ecologico,
della manipolazione genetica,
della precarietà dell’esistere…
E nell’orizzonte della nostra cultura
si è affievolita la speranza…
ma cova della brace
nella mia anima
e il futuro mi risucchia
nella sua dolce gravità
verso una pienezza di senso.
Non cerco conforto
né mi illudono facili ottimismi.
Molti altri
prima di me
hanno atteso a lungo
nella notte,
e mentre bevo aridità
e mi nutro del Tuo silenzio
l’esistere è sotto scacco…
ma cova ancora della brace
nella mia anima.
«Svegliati,
perché dormi, Signore?
Destati,
perché nascondi il tuo volto?»*
Amen
*Dal Salmo 44,24-25
Lavena Ponte Tresa, 15 marzo 2025