Preghiera del pastore

(da una preghiera di Dumas)

Signore, Dio di misericordia, che sai comprendere le ansie e le speranze di ognuno di noi, che non ti lasci scoraggiare dalle nostre paure né scandalizzare dalla nostra poca fede, ci rivolgiamo a Te a cuore aperto, perché sappiamo che in Te troviamo ascolto e quiete.

Liberaci, Signore, dalla tentazione di ritenerci troppo impegnati o troppo indaffarati quando, guardando a quello che altri pensano o dicono di noi, l’impegno ci appare come uno sfruttamento subito ed il nostro continuo darci da fare nella Tua Chiesa, come un correre inutile. Rimani al nostro fianco, Signore, nei giorni in cui ci sentiamo trattati come vecchi tappeti su cui gli altri distrattamente si puliscono i piedi. Sii al nostro fianco quando ironicamente, superficialmente e fastidiosamente la nostra disponibilità è pretesa come un dovere ben pagato.

A volte, Signore, in fondo al nostro cuore, noi non prendiamo le parti del “figlio prodigo” verso cui Tu stesso e gli altri mostrate comprensione e tenerezza. A volte succede che parteggiamo per il figlio maggiore della parabola, che ha servito per tanto tempo e in silenzio, che ha preferito restare a lavorare nella casa del Padre, che non ha mai cessato di ubbidire.

Dio nostro, sulla nostra pelle abbiamo imparato che è facile approfittare di quelli su cui si sa di poter contare sempre ed il cui impegno si considera a volte con troppa leggerezza, come un qualcosa che ha poco valore, perché abituale. È troppo facile chiamarli servi inutili senza chiedersi se anche loro non hanno una sensibilità messa a dura prova e punta nel vivo degli affetti, delle speranze, dei sacrifici e della stessa fede.

Apriamo il nostro cuore a Te, Signore, perché non sempre abbiamo qualcuno davanti al quale possiamo spogliare la nostra anima. Noi siamo gente che ha imparato a nascondere le proprie crisi, che si vergogna degli scatti d’ira, che non sa dire di no, che Tu lasci in grande imbarazzo quando piccoli e grandi ci chiedono del perché della sofferenza, della morte e delle follie dell’umanità. Perfino i più duri tra noi, quelli cui invidiamo la forza di sapersi opporre agli arroganti e di sapere reagire con incisività nei momenti giusti e nei luoghi opportuni, perfino loro talvolta si sentono abbandonati e sono tentati di dubitare della Tua potenza e del senso della loro vocazione.

Signore, che sai capire e che, con la dolcezza del Tuo tatto, sai aiutare, rinnovaci ogni giorno la gioia di servirti in questa nostra chiesa, rivolgiti ancora verso di noi senza rimproverarci e riportarci la gioia di seguirti, la pazienza di ascoltare e la forza di non ascoltare, donaci la gioia della Tua presenza e metti dentro di noi uno spirito nuovo, perché la nostra disponibilità e il nostro amore siano ogni giorno più gioiosi e più forti che mai. 

AMEN