Ci credevamo forti, potenti e immortali

 

Signore, ci credevamo forti, potenti e immortali,

ma siamo stati fermati da qualcosa 

che neppure i nostri occhi riescono a vedere

né le nostre mani a percepire.

 

Ripensiamo ai nostri passi a volte lenti e pesanti sul sentiero della vita, 

per le strade di paesi e città così dispersivi, 

tra tanta gente che ci sfiorava frettolosa, incurante, 

che pensava solo ai propri problemi, come noi,

e che sembrava non accorgersi di nulla, come noi,

talmente assorta nei pensieri, paure, ansie, dubbi, 

piccole gioie e grandi dolori. 

 

Ripensiamo ai nostri passi dolci, lunghi e spensierati

quando attraversavamo la natura quieta e riposante.

Aiutaci, o Signore, a non essere più insofferenti nelle lunghe attese della vita.

Illumina il nostro cammino se si fa buio e tortuoso 

e donaci quella forza, che solo Tu puoi donarci 

per affrontare le tempeste quotidiane. 

Signore, siamo ancora in cammino nonostante tutto.

 

Dacci il coraggio di vivere, nonostante i lutti, 

le avversità, le sconfitte, le scelte difficili e combattute, 

la violenza dilagante, i tradimenti, le delusioni e le falsità. 

Aiutaci, o Signore, a lenire il bruciore di antiche ferite profonde. 

 

Infondi nei cuori il seme della Fede e della Speranza, 

fallo crescere e mantienilo sempre vivo, 

anche quando il futuro è incerto e nebuloso.

 

Allontana l’aridità, la disillusione e l’indifferenza

E apri i nostri occhi su ciò che abbiamo 

senza rimpiangere ciò che non abbiamo ancora o che non avremo più.

Noi ti siamo immensamente grati, o Signore, per tutto ciò che ci hai donato: 

incommensurbile è il nostro debito di riconoscenza alla vita,

e a Te che ne sei la Sorgente,

per l’amore e il sorriso delle persone a noi più care, 

le radici e i valori trasmessi dalla nostra famiglia d’origine,

la saggezza degli anziani, l’affetto e il sostegno dei veri amici, 

la stima di chi sa apprezzarci e la pazienza di chi conosce i nostri difetti, 

la ricchezza dei ricordi dell’infanzia e di quelli lontani nel tempo, 

le note di una musica che ci emozione, il profumo del pane appena sfornato 

o della terra bagnata dopo un temporale, 

la voglia di vivere… malgrado tutto.

 

Insegnaci ad apprezzare, Signore 

la gioia che troviamo in un semplice atto di amore, 

in un gesto di condivisione, in un saluto, in una parola di conforto, 

in un dono a chi non se l’aspetta, in una carezza a un cane o un gatto randagio, 

perfino nel raccogliere lo sfogo di chi soffre, di chi è ritenuto “diverso”, 

di chi ha tanta rabbia dentro. 

 

Rendi i nostri passi più veloci e più leggeri, 

consapevoli della tua presenza in noi, anche se nulla è cambiato, 

se i problemi forse, sono gli stessi. 

Rendici sicuri, sereni, in pace con noi stessi e con gli altri, 

consapevoli di essere in un immeritato stato di “grazia”.

Sei tu, o Signore, la luce dei nostri passi di ieri, di oggi e di domani.

 

Amen

Durante la pandemia del Covid-19, 28 aprile 2020