Noi dell'otto marzo

(Past. Giuseppe La Torre)

Dio che ci sei padre e madre,

grazie per essere donna 

e per la nostra inesauribile energia 

fonte di amore e di pace nella comunità umana

noi che siamo donna e sorella e compagna,

amica e sostegno.

Grazie  per essere la donna che è madre, 

fiore di imperitura femminilità,
che sappiamo creare relazioni:
sensibili, tenere, silenzioso sacrificio 

che forgia donne e uomini cui abbiamo dato la vita 

con dolcezza e forza,

ma non vogliamo piangere figli 

costretti ad abbracciare le armi.

 

Ti ringraziamo per la donna che è moglie,

invisibile trave portante della casa,

compagna che rispetta e che si fa rispettare,
perché sappuamo riscaldare il cuore e il desiderio
perno del futuro e della vita.

 

Quando l’uomo abbraccia le armi

lportiamo in salvo i nostri bambini
li proteggiamo col nostro tenero abbraccio

e nascondiamo dietro le lacrime 

l’amarezza di chi parte

e di chi non ritorna.


Dio che ci sei padre e madre,

Ti ringraziamo per averci creato

donna forte e generosa
che portiamo la vita e l’amore e il sorriso,

ma Ti preghiamo per quelle di noi abbandonate e sole,
per quelle cui è stato rubato il senso alla propria vita;
per le emarginate, per quelle mercificate 

a oggetto di piacere e di consumo,
per quelle che sono state maltrattate e uccise.

 

È la donna il verso più bello della poesia del creato.

Siamo noi la nota più dolce di ogni canto d’amore. 

 

Amen